Dal Tempio di Gerusalemme (Lc 1,11) al pozzo di Nazaret (Lc 1,26)

ANTONELLA ANGHINONI, nasce a Milano il 22 marzo 1966. Diplomata allo IULM di Milano in Pubbliche Relazioni dopo un’esperienza lavorativa di tre anni si appassiona agli studi teologici ottenendo un Baccellierato in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e una Licenza in Teologia Biblica sempre presso la stessa Facoltà. A Gerusalemme presso la Hebrew University of Jerusalem consegue un diploma di Ebraico biblico. Docente di Antico Testamento presso l’Istituto Superiore Santa Maria di Monte Berico a Vicenza. Collabora con l’Ufficio Pellegrinaggi della diocesi di Vicenza per esercizi spirituali in Terra Santa.

So-stare nella gioia

Ebbene sì. Anche Giovanni Battisti è in crisi. Forse un po’ affaticato. Forse perchè sente che il suo martirio si sta avvicinando. Forse perché attendeva cambiamenti repentini e Dio a volte o spesso è lento, troppo lento. Allora va a chiedere conferma. Vuole sapere se Gesù è davvero lui il Messia atteso. Giovanni ci insegna che il problema non è la crisi di fede, il problema sta nel non chiedere più, non cercare più, non farsi aiutare più, non pregare più.

Dal campo di Zorea al fiume Ulai (Dn 8,16)

audio conferenza biblica di Antonella Anghinoni https://igiornidelrischio.com/2025/12/09/dal-pozzo-di-lacai-roi-gen-1614-alle-querce-di-mamre-gen-181/ https://igiornidelrischio.com/2025/12/10/crea-vuoto/

Crea vuoto

Il profeta Isaia ci sta dicendo che il primo segno della presenza di Dio nella nostra vita è il desiderio realizzabile e realizzato della COMUNIONE. Il nostro Dio è il Dio degli abbracci. È il Dio che sceglie la via dell’incontro. Che cerca il volto dell’altro. È il Dio che pone la sua carezza sulle ferite per colmare di luce ogni piccola tenebra.

Disinnescare

Avvento: tempo per attendere, perché qualcuno manca. Come i soldati romani, i “desiderantes” che, riferisce Giulio Cesare, attendevano sotto le stelle i compagni non ancora rientrati all’accampamento dopo la battaglia. È il tempo dell’avvento. Tempo di preparazione al natale. Tempo di attesa di qualcosa o qualcuno. Tempo di attesa, anche, di un Dio che viene senza rumore, in silenzio, senza apparire.

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