23 dicembre: Non smettere mai

Alla vigilia della vigilia arriva il tempo della solitudine luminosa

quando le lettere, graziosamente, si destano e si rincontrano,

dopo tanto e largo spazio, e si abbracciano componendo versi da tempo sotterranei e sopiti:

la crepa nell’alto muro permette alla goccia di sole di scavalcare la pietra

e scendere dolcemente lungo le sue venature.

E così raggiunge lenta e splendida la terra dissetandola in un balzo e un sospiro.

Alla vigila della vigilia il tempo rallenta e per alcuni si dilata

e attorno si aprono ampi spazi

allargando il cuore del mondo così pesante…

così lento…così stanco…

Alla vigilia della vigilia s’affrettano tutti,

s’affrettano a sperare contro ogni speranza per non cadere inesorabilmente,

per avere le forze di rialzarsi ancora e ancora,

dentro tutto e nonostante tutto, ancora e sì… s’affretta anche Lui

– un respiro -s’affretta anche Lui –

un altro respiro –

e ci corre incontro e fra le sue mani sta – come in un nido –

la nostra carne spezzata da ricomporre ancora e di nuovo e sempre e oltre…

Ti prego: non smettere mai.

Sì, non smettere mai.

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