Primo giorno

Il primo giorno della settimana 

Pasqua di risurrezione: primo giorno. 

Vita nuova che muore per non morire più: primo giorno. 

Ecco cos’è la risurrezione: avere la possibilità di fare esperienza di questo continuo e eterno ricominciare. 

Primo giorno. 

Aprire gli occhi per la prima volta.

Amare la propria amata o amato come fosse la prima volta.

Innamorarci dell’altro, della vita, dell’esistente come fosse il primo giorno.

La Pasqua di risurrezione ci insegna a custodire, scegliere, vivere nel primo giorno, sempre. 

Primo giorno di vita. 

Primo giorno in cui qualcuno ci ha abbracciato, perdonato, riconosciuto, amato. 

Cominciare ogni singolo giorno con la meraviglia del bambino che inizia a riconoscere i tratti del volto dei propri genitori e sorride e sorride al sole, al vento, al cane, al fiore, alla vista del mare. 

Primo girono. 

Eterno ricominciare. 

Ecco la Risurrezione. 

Auguriamoci gli uni agli altri di educarci ad affrontare la vita con gli occhi del primo giorno, con quella sana e ingenua consapevolezza che si può sempre ricominciare. 

Gesù ce lo ha insegnato da sempre: l’annunciazione quando tutto sembrava perduto, nel grembo di Maria tutto è ricominciato: la speranza, l’amore, la fiducia, la vita oltre ogni violenza; nella sua morte Gesù comincia qualcosa di nuovo: scende agli inferi, spezza i denti del Lievathan, tira a sé Adamo e Eva ridestandoli alla vita e, poi, Lui esce dal sepolcro e risorge e da quel momento la parola fine e la parola morte sono state spezzate, per sempre. 

Primo giorno. 

 Primo giorno in cui queste parole, queste esperienze sono state colmate dall’amore che non muore. 

Al mattino presto (quando era ancora buio)

E in questo primo giorno le donne comminano prima dell’alba. L’evangelista Giovanni, specifica nel vangelo di domani, che si incamminano quando era ancora buio. È nell’oscurità, con il cuore traboccante d’amore e di profumi, che le donne sole vanno ad amare il corpo morto di Gesù. 

Ogni primo giorno, questo eterno ricominciare, a cui Gesù Risorto ci invita, non è privo di fatiche, di dubbi, di oscurità. 

È buio nel cielo e nel cuore delle donne e vanno al sepolcro, luogo ricolmo di morte. 

Oscurità su oscurità. Tenebra su tenebra. Ma le donne non demordono, l’amore fa loro attraversare la notte. Non c’è esperienza della luce senza attraversare il buio, ma soprattutto da questo primo giorno non ci sarà tenebra che non sia stata abitata dalla luce, dalla sua luce.   

Questo è il primo giorno in cui le tenebre non saranno più così oscure. La luce non sarà più in fondo al tunnel, ma essa sarà nel tunnel, fianco a fianco, in ogni nostra esperienza di notte.

Entrate nel sepolcro

Per vivere tutto questo ci è chiesto di compiere un inevitabile passaggio: entrare nel sepolcro e da lì uscire. Le donne entrano nel sepolcro. I primi apostoli entrano nel sepolcro. Non c’è scampo! Se vogliamo fare esperienza di risurrezione, del primo giorno, dell’eterno e meraviglioso ricominciare, non possiamo eludere i sepolcri della nostra vita, ma siamo chiamati a entrarci per uscirne liberi e pronti a iniziare nuovi passi, nuovi cammini, nuovi gesti che abbiano il sapore della vera Gioia.  

Primo giorno! Meraviglioso ricominciare!

Eterna possibilità di sempre nuovi inizi.


Le letture le puoi leggere

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