Fogli incatenati,
menestrelli impauriti,
foglie a terra calpestate dai venti,
mani intrecciate
in attesa di essere districate:
date voce alla penna inceppata,
il cielo si apra,
il lampo scenda
nel grembo della conchiglia
e generi la perla.
Fogli miei imprigionati,
violini nell’aria,
tronchi sul filo dell’acqua
ignari della partenza
e nell’oscura speranza
di un arrivo:
scatenate la parola,
sia dischiuso il libro,
il cielo si dischiuda ancora,
il fulmine colpisca la terra,
siano infrante le tenebre,
in un cristallo di luce.
da Ubicumque, I giorni del rischio, Vanio Garbujo
Bella! Grazie Don Vanio!
Scateniamo la Parola e liberiamo i frutti d’Amore che suscita!
"Mi piace""Mi piace"
Parole magnifiche, gravide di luce.
So caro Vanio che sei molto occupato, ma se vieni a Follina sarà una gioia accogliervi.❤️🌳
"Mi piace""Mi piace"